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Gli studenti dell'ITIS al teatro Sybaris: 'Dorian Gray, uno di noi'

 

DORIAN GRAY, UNO DI NOI

L’eterno conflitto tra il bene e il male si incarna nel bellissimo e altrettanto fragile Dorian Gray, il giovane convinto dall’elegante e cinico Henry Wotton a puntare tutto sulla sua bellezza. Conduce, così, un’esistenza dissoluta, disprezza l’amore della dolce Sibyl Vane che sarà condotta al suicidio e, infine, giunge persino ad uccidere l’unica persona che forse lo ama davvero, Basil Hallward, il pittore suo amico, quando questi, uomo sincero e integro, gli rimprovera la sua vergognosa condotta.

Questa, in sintesi, la trama del celeberrimo romanzo di Oscar Wilde, “Il ritratto di Dorian Gray”, messo in scena magistralmente dalla compagnia “Teatri di carta” presso il teatro Sybaris il 2 dicembre scorso. Molte le tematiche emerse dall’opera, che si dimostra più attuale che mai: il conflitto essere-apparire con le sue disastrose conseguenze, la diversità, i condizionamenti sociali, la difficile arte di scoprire e accettare la verità di se stessi.

Interessante e innovativa la scelta del finale aperto: il protagonista, dopo un dialogo struggente e impossibile con la madre morta, nel quale si rivela tutto il tormento di un’anima ancora fanciulla ma lacerata nel profondo, entra fisicamente nel ritratto che dà il nome all’opera, preso per mano dal suo malvagio alter ego.

Resa al maligno o redenzione di Dorian? Hanno provato a dare una risposta i numerosi ragazzi presenti delle classi quinte dell’ITIS “E. Fermi”, accompagnati dalle docenti Paola Aprile, Giulia D’Addino e Maria Rosaria Pupo. Essi, nel dibattito seguito allo spettacolo, hanno condiviso le loro riflessioni e hanno posto agli attori domande pertinenti e vicine al loro vissuto, mai come ora così sorprendentemente vicino alla letteratura. Hanno potuto, perciò, toccare con mano l’intreccio indissolubile tra arte e vita che tutta l’arte del Decadentismo ha messo bene in evidenza.

Lo spettacolo teatrale, arricchito da danza e musica, ha toccato le corde più profonde dei giovani studenti che si sono rispecchiati nella storia di Dorian scoprendo, ancora una volta, qualcosa in più di se stessi. La magia del teatro colpisce ancora!

prof.ssa Paola Aprile