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Circ. 133 - Interventi di recupero criticita' formative studenti - Didattica a Distanza - Valutazione - INFORMATIVA

 

Carta Intestata 2018

 

 

 

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE
“E. FERMI” CASTROVILLARI (CS)

N° Prot.: 1383/I.1

del 19/03/2020          Uscita

 

Anno scolastico 2019/20

Circolare n. 133

 

 

ALLE STUDENTESSE E AGLI STUDENTI E ALLE LORO FAMIGLIE


AL PERSONALE DOCENTE


Al sito web della Scuola


 

Oggetto: INTERVENTI DI RECUPERO CRITICITÀ FORMATIVE STUDENTI – DIDATTICA A DISTANZA – VALUTAZIONE

INFORMATIVA


A partire da questo anno scolastico (2019-20) il Collegio Docenti, dopo attenta e accurata valutazione delle esperienze passate e ampio confronto anche con il NEV (Nucleo esterno di valutazione), ha opportunamente stabilito che gli interventi di recupero a fronte di rilevate criticità formative degli studenti con ricadute negative sul profitto, debbano avvenire gradualmente e non concentrarsi, come da prassi, a fine anno scolastico quando è difficile sanare situazioni complesse.

Alla luce di ciò gli interventi di recupero (di diversa tipologia, a seconda delle “diagnosi” formative effettuate da ogni singolo docente rispetto al/ai proprio/i alunno/i: sportello, corso di recupero, studio assistito) sono stati pensati come misure di accompagnamento distribuite lungo tutto l’anno scolastico, fino alla fine del mese di maggio/inizi di giugno.

L’obiettivo è quello di seguire l’andamento dei nostri ragazzi con interventi tempestivi, mettendo in campo tutte le possibili strategie di miglioramento, di “prenderli per mano” strada facendo. Solo così ci saranno i tempi giusti, senza gli affanni dell’ultima ora, per poter capire se le difficoltà permangono oppure sono state superate ed è stato raggiunto il successo formativo per ciascuno di loro.

In questa nuova ottica pedagogico-didattica, nessun impegno di frequenza di corsi di recupero, dunque, da parte dei ragazzi sarà previsto a seguito della pubblicazione degli esiti scolastici a giugno, visti gli interventi dei mesi precedenti.

In caso di “debiti” e, quindi, di “sospensione del giudizio”, essi avranno altro tempo per poter continuare uno studio individuale, dietro indicazioni dei docenti, prima di affrontare entro la fine del mese di luglio gli esami relativi alle materie con “debito”.


Ciò in via ordinaria.

Quest’anno le attività sono partite nel mese di dicembre per proseguire fino ad alcune settimane fa, quando l’emergenza coronavirus ha bloccato la “didattica in presenza”.

Cosa accade, quindi, in regime di Didattica a Distanza (DaD)?

Allo stesso modo i docenti continueranno le proprie azioni di recupero (sportello e/o interventi su piccoli gruppi di studenti, studio assistito) tramite la DaD.

Si ritiene, infatti, che la DaD possa agevolare, in un certo senso, il recupero individuale tramite interventi mirati e personalizzati, diventando un efficace sportello, esattamente come in presenza, con l’agio di tempi più distesi per ragazzi e docenti poiché gestiti da casa.

Altro aspetto da evidenziare è quello relativo alla valutazione.

La didattica a distanza, come ogni azione didattica agìta, non può non prevedere il controllo dell’efficacia del processo insegnamento/apprendimento messo in atto, ossia la valutazione degli apprendimenti, come opportunamente indicato anche dal Ministero dell’Istruzione con apposita Nota AOODPIT prot. n. 388 del 17 marzo 2020.

È fondamentale una valutazione “formativa” che accompagni questa fase e affianchi le attività quotidiane dei ragazzi, per guidarli al superamento delle difficoltà riscontrate, per correggerne errori e procedure che non portano a un buon apprendimento, per valorizzarne impegno, attenzione, serietà e dedizione al lavoro.

I docenti procederanno, pertanto, a osservazioni valutative costanti rispetto alla risposta educativa data dai propri studenti. Tale processo valutativo sarà importante per poter dare la giusta informativa alle Famiglie, in via telematica, sullo stato dell’arte della situazione apprenditiva dei propri figli, tanto più alla luce di queste nuove modalità didattico-operative.

È vitale, pertanto, che gli studenti colgano l’importanza di questo nuovo modo di fare didattica, ora emergenziale, ma in un futuro prossimo sicuramente da contemplare nel modus operandi delle Scuole, e si impegnino a fondo e con la massima serietà nelle attività proposte e nelle sollecitazioni fornite, in un confronto costante e quotidiano con i propri docenti e con la cultura a tutto tondo.

Come recita, in uno dei suoi passaggi, la Nota MI sopra richiamata: “La valutazione ha sempre anche un ruolo di valorizzazione, di indicazione di procedere con approfondimenti, con recuperi, consolidamenti, ricerche, in una ottica di personalizzazione che responsabilizza gli allievi, a maggior ragione in una situazione come questa” .

I docenti sono impegnati su questo nuovo fronte organizzativo-pedagogico-didattico con premura, dedizione e professionalità, con attenzione alla ricerca-sperimentazione-sviluppo, ma fondamentale deve essere l’impegno costante dei ragazzi e, contestualmente, la collaborazione fattiva delle Famiglie. Senza questa sinergia impossibile andare lontano. Solo quando tutte le parti onorano il proprio compito e esercitano il proprio ruolo, si può parlare di Comunità Educante.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
f.to prof.ssa Rossana Perri